Lasciato il Golfo del Tigullio il battello attraversa la baia di Riva Trigoso, famosa per i cantieri navali, e doppiata la suggestiva Punta Baffe raggiunge Moneglia, città natale del pittore Luca Cambiaso.
Entrando nella provincia di La Spezia si incontrano Deiva Marina, borgo fondato in epoca altomedioevale, e Framura, le cui frazioni sono adagiate in un ampio anfiteatro naturale digradante sul mare.
Dopo Bonassola, villaggio dalle radicate tradizioni marinare, si naviga verso il promontorio del Mesco, passando al largo di Levanto, grosso centro circondato da antiche frazioni ricche di storia e monumenti.
Oltrepassata Punta Mesco, fino al Capo di Montenero si estende un ampio golfo, su cui si affacciano i paesini di MONTEROSSO, VERNAZZA, CORNIGLIA, MANAROLA e RIOMAGGIORE, conosciuti dal 1448 come le Cinque Terre.
Sono cinque borghi sul mare, costruiti sulla roccia in un ambiente che l’uomo ha modellato nel corso dei secoli, costruendovi muretti a secco e terreni terrazzati su cui da sempre cresce la vite.
La pietra e la salsedine, il sole e il vento sono il segreto del vino delle Cinque Terre e del pregiato e raro Sciacchetrà, prodotto lasciando appassire i migliori acini dei più bei grappoli vendemmiati.
Le Cinque Terre formano una delle aree mediterranee più verdi ed estese in Liguria, un regno di natura e profumi meravigliosi.
Visitarle significa vedere cinque paesi sospesi tra mare e terra, affacciati su scogliere a strapiombo e circondati da colline verdissime.
La scogliera della Torre Aurora (sec. XVI) separa nettamente il centro storico di Monterosso dal più moderno insediamento di Fegina, sorto più a ponente in prossimità dell’unica ampia spiaggia sabbiosa della zona.
Nel borgo vecchio, abbastanza ben conservato e dominato dall’alto dai ruderi dell’antico “castrum” obertengo, si trova l’interessante Chiesa di San Giovanni Battista, costruita tra il 1244 ed il 1307.
A tre navate, splendido esempio di gotico ligure, ha al suo fianco il campanile merlato, nato come torre di difesa e poi sopraelevato nel secolo XV.
A Soviore, sulle alture di Monterosso, si trova il Santuario Mariano più antico della Liguria.
Al turista che arriva dal mare si rivela senza ritrosia, con la piazza affollata dai tavolini dei ristoranti ed incorniciata dall’animato porticciolo,
dalle case colorate e dalla stupenda parrocchiale di Santa Margherita d’Antiochia (sec. XI – XIII), degna di una visita che sveli l’essenziale semplicità delle sue navate avvolte nella penombra.
Dalla via principale, affollata dai turisti alla ricerca del vino delle Cinque Terre e dell’immancabile souvenir, si diramano numerose stradine e scalinate,
che dipanandosi tra archetti e portali conducono anche ai ruderi delle poderose fortificazioni genovesi, che ancor oggi vegliano arcigne sul borgo.
Oltre alla piccola striscia di sabbia all’interno del porto, i bagnanti possono sdraiarsi al sole e tuffarsi dall’ampia scogliera esterna, ma gli amanti della spiaggia “ad ogni costo”
consigliano di trasferirsi a Monterosso, come tutti gli altri paesini raggiungibili in treno o in battello.
Per gli appassionati del trekking, i tempi di percorrenza dei sentieri sono i seguenti: Vernazza – Monterosso: 2 ore circa; Vernazza – Corniglia: 1 ora e trenta minuti circa.
Partendo dal grande spiaggione a levante dell’abitato, salendo ben 365 gradini in mattoni si arriva al borgo di Corniglia,
aggrappato ad un dirupato promontorio roccioso alto circa 100 metri.
Toccata solo marginalmente dal turismo di massa, Corniglia è certamente la più singolare fra le Cinque Terre,
e passeggiando nel silenzio delle sue strette viuzze si avverte la sensazione di tornare indietro nel tempo.
Meritano una visita la chiesa di San Pietro, edificata nel 1334 sulle rovine di una cappella del sec. XI,
ed il Santuario di N.S. delle Grazie nella vicina frazione San Bernardino.
Il borgo di Manarola è in parte incuneato nel vallone del torrente Volastra, e in parte arroccato sul vicino ripido sperone roccioso.
Bella la chiesa dedicata alla Natività di S. Maria Vergine (sec. XIV) e perlomeno curiosa la posizione del suo campanile,
nato come torre di vedetta, che si erge sul lato del sagrato.
Con una passeggiata in mezzo ad ulivi e vigneti rigogliosi si sale fino a Volastra, che conserva l’antico Santuario di N.S. della Salute;
fondato nel X secolo in prossimità della Via dell’Amore, che arriva fino a Riomaggiore con un pittoresco percorso intagliato nella scogliera a picco sul mare,
e che fu realizzato negli anni Venti durante i lavori di raddoppio della ferrovia.
Nata intorno al XII secolo ad opera degli abitanti dei villaggi collinari circostanti, Riomaggiore ha ormai raggiunto dimensioni ragguardevoli,
ma conserva intatto l’aspetto del borgo marinaro con le variopinte case della “marina” sovrastate dal castello (sec. XIII) ed affacciate sul minuscolo porticciolo.
Attraversando il centro si può arrivare fino alla Chiesa di S. Giovanni Battista, fondata l’8 Novembre 1340,
mentre vicino al mare, dopo un breve tratto di galleria che conduce alla stazione ferroviaria, ha inizio la Via dell’Amore.
A levante dell’abitato si trova invece una spiaggia sassosa sulla cui verticale, a 350 metri di altitudine,
il Santuario di Montenero rappresenta un eccellente punto panoramico sulle Cinque Terre e sul tratto di costa verso Portovenere e le isole.